- Museo del sale - 

Non ci sono biglietti di ingresso per accedere alle Saline di Trapani in autonomia, ma se desideri visitare il Museo del Sale ed accedere al Percorso del Salinaro, il prezzo è di 4 €. Per quanto riguarda le visite guidate invece, i costi sono variabili. Il periodo migliore per visitare le Saline di Trapani è tra la primavera e l’autunno. Nella stagione invernale il calendario booking online non è attivo, le visite guidate saranno prenotabili tramite mail prenotazioni@salineculcasi.it, telefono e whatapp al numero +39 338 924 5347 per poter arrivare ad un numero minimo di partecipanti.
Il tour guidato si compone in 2 parti. La prima parte è incentrata sulla visita guidata del museo del sale e dell’antico mulino del 1400, dove ci si potrà realmente lasciar coinvolgere dalla storia del sale, ripercorrendo non solo il faticoso lavoro della salina, ma soprattutto, la storia della famiglia che la gestisce da generazioni.Il museo è posto all’interno di un antico baglio ed è inserito all’interno della guida ufficiale dell’Unione Europea. E’ una forte testimonianza del connubio che lega sale e mare da sempre.Durante la seconda parte del percorso, si avrà la possibilità di fare una passeggiata rilassante, scoprendo le infinite sfumature di bianco che caratterizzano il sale, per non parlare del blu del mare, del grigio argilla e del rosa delle vasche.Questo percorso segue il perimetro della salina fino ad arrivare sugli argini delle vasche salanti dove l’acqua fa da specchio al cielo.

(Telefonare per eventuale conferma costi dei biglietti d’ingresso e tour guidato)

|musei in sicilia|

Fa parte di un itinerario turistico-culturale regionale denominato la Via del sale. il Museo del sale delle Saline Culcasi, sito in contrada Nubia, è una vivida testimonianza di questo connubio che esiste praticamente da sempre. Questa salina è, infatti, una delle più belle e antiche del territorio, costruita addirittura nel 1500 dai Fenici. Visitarlo permette di scoprire le armonie di un territorio, quelle tra mare e terra, e l’antica laboriosità dei trapanesi nel campo della salicoltura che è più un’arte che una professione. Inserito nella guida ufficiale dell’Unione Europea dedicata ai musei del Mediterraneo, è posto all’interno di un antico baglio.Tra le mura in pietra, esso accoglie un mulino in ottimo stato di conservazione, adibito alla molitura dei cristalli: i mulini rappresentano, insieme alle variopinte saline, un paesaggio unico in tutto il Mediterraneo. Nell’edificio di epoca settecentesca, visitabile tutto l’anno, sono disponibili anche schede ricche di informazioni sulle attività e pannelli di ricostruzione per fasi del ciclo lavorativo, oltre ad antichi strumenti di lavoro dei salinari e foto in bianco e nero che immortalano come si lavorava un tempo. Grazie ad un percorso guidato, dunque, potrai scoprire e rivivere la storia che caratterizza questo territorio della Sicilia Occidentale. Il museo espone antichi strumenti di lavoro dei salinari, foto in bianco e nero, e reperti originali come ruzzolicattedri, le pale di legno dei mulini (ntinni), la spira (vite di Archimede per aspirare l’acqua della vasca) i listelli di legno (tagghia) per misurare il sale, e una pesante macina. La Riserva comprende una fascia costiera estesa quasi mille ettari, suddivisi in zona A di Riserva (707 ettari) e zona B di Pre-Riserva (278,75 ettari), tra i comuni di Trapani e Paceco e, per una piccola parte, nel nuovo comune di Misiliscemi. Gran parte della Riserva è costituita da saline di proprietà privata, in cui viene tuttora praticata l’estrazione del sale secondo le tecniche tradizionali in uso da secoli