- LA NATIVITA' -

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Dove: Oratorio di San Lorenzo: Via Immacolatella, 5
Quando: sino al 17 Ottobre 2023
Orari: dalle 10 alle 18 : dal Lunedì alla Domenica
Biglietto ingresso: Euro 5,00

Caravaggio nel 1600  dipinse una delle opere più famose e celebrate oggetto di una misteriosa trafugazione, la pala d’altare, Natività con i santi Lorenzo e Francesco d’Assisi, per l’oratorio di San Lorenzo, a Palermo. Nel 1969 la tela scomparve, trafugata e non fu mai più trovata. La rassegna Next, organizzata dall’associazione Amici dei musei siciliani,  da un’idea di Bernardo Tortorici di Raffadali presidente dell’associazione, giunta quest’anno  alla sua XIII edizione si occupa di colmare il vuoto lasciato dall’opera rubata, chiamando e invitando prestigiosi artisti italiani a comporre una loro versione della Natività con una loro personale interpretazione dell’opera caraveggesca. Nel corso degli anni si sono avvicendati artisti quali Francesco De Grandi (2011-2012), Studio Azzurro (2012-2013), Adalberto Abbate (2013-2014), Fulvio Di Piazza (2014-2015), Igor Scalisi Palminteri (2015-2016), Daniele Franzella (2016-2017), Alessandro Bazan (2017-2018), Francesco Simeti (2018-2019) e Rori Palazzo (2019-2020), Emilio Isgrò (2020-2022) che hanno saputo e voluto accogliere l’iniziativa.
L’intento è quello di esorcizzare attraverso l’arte uno degli eventi più drammatici della storia del patrimonio culturale, una offesa mai sanata. Vanessa Beecroft, artista genovese apprezzata ormai in tutto il mondo, specializzata nella tecnica del tableau vivant, il “quadro vivente” composto da modelli o attori in posa a ricreare una scena artistica. L’opera è al momento posizionata nell’antioratorio.
L’opera di Vanessa Beecroft può essere ammirata nell’antica chiesa del quartiere Kalsa, nel centro storico di Palermo, fino al 17 ottobre, data in cui, 54 anni fa, scomparve l’opera originale. In un rito moderno che si ripete tra sacro e profano, infatti, in quello stesso giorno sarà rimossa per lasciare un nuovo vuoto che sarà colmato solamente la notte di Natale successiva. L’attività investigativa, coordinata dal Comando di Tutela del Patrimonio Culturale, raccoglie un’infinita collezione di dichiarazioni, la maggior parte delle quali ritenute, oggi, inverosimili.